La Settimana Santa a Cianciana

SLIDE - Settimana Santa

LA SETTIMANA SANTA A CIANCIANA

Le celebrazioni della Settimana Santa, a partire dalla Domenica delle Palme fino alla domenica di Pasqua, sono uno dei momenti dell’anno più sentiti e vissuti.

LE ORIGINI: DAL MORTORIO AI GIORNI NOSTRI

L’origine di questa rappresentazione a Cianciana risale al 1870, quando, per quaranta giorni, da Quaresima a Pasqua, tutti gli anni fino al 1940 si rappresentava in luoghi chiusi il Mortorio di Cristo dell’Orioles. Il Mortorio veniva eseguito in luoghi chiusi, era una rappresentazione teatrale.

Dopo il 1940 venne meno la rappresentazione del Mortorio e, durante la Settimana Santa, avevano luogo soltanto le processioni.

Nel 1968 si riprese la rappresentazione del Mortorio, ma venne subito modificata trasferendosi dai luoghi chiusi, all’aperto, nelle strade, e modificandone le modalità di svolgimento. Inizialmente fu realizzata soltanto la scena della condanna di Pilato, il venerdì, mentre il giovedì, si svolgeva la processione dell’Ecce Homo.

Dal 1970 in poi invece si rappresentarono altre scene che furono distribuite nei giorni del giovedì e venerdì santo.

L’antica tradizione di mettere in scena la sacra rappresentazione del Mortorio tratto dall’Orioles e adattato a più riprese, si rinnova saltuariamente negli anni nei vari giorni della settimana.

La Via Crucis vivente è una forma che si è sviluppata a partire dalla seconda metà del secolo scorso, assimilabile comunque al Mortorio, in cui vi è l’uso di rappresentare questo pio esercizio con la partecipazione di attori che recitano.

DOMENICA DELLE PALME

La Domenica delle Palme, quando viene fatta la sacra rappresentazione, durante la processione liturgica s’inscena l’ingresso di Gesù a Gerusalemme con i vari personaggi della sacra rappresentazione e Gesù posto su un asino.

GIOVEDI’ SANTO: PROCESSIONE CON L’ECCE HOMO E VISITA AI SEPOLCRI

Dopo la messa della Cena del Signore e la reposizione del S.S. Sacramento nell’altare provvisorio, segue la processione dell’Ecce Homo.

Prima della processione, quando si svolge la sacra rappresentazione, viene messa in scena l’ultima cena nella Chiesa Madre. Poi ci si sposta su uno o due plachi posti nella piazza antistante la stessa chiesa dove si svolgono le scene del Sinedrio, Gesù nel Getsemani, l’arresto, Gesù davanti a Caifa, Gesù davanti a Pilato e la flagellazione.

Dopo la sacra rappresentazione segue la processione dell’Ecce Homo, che uscendo dalla Chiesa Madre la processione con la statua del Cristo si avvia lungo il corso Vittorio Emanuele e all’incrocio con la Salita Regina Elena scende per la stessa fino al convento dei Frati Minori Osservanti, davanti alla Chiesa di Sant’Antonino, quindi prosegue per salita Convento, via F. Crispi e per la salita Carmelo giunge alla chiesa del Carmelo. Da qui prosegue lungo la via Montuoro per giungere alla Chiesa del Purgatorio e da qui per la via Cordova si ritorna alla Chiesa Madre. Lungo il percorso alcuni uomini cantano i lamenti. Seguono la processione dell’Ecce Homo a mo di “scorta” dei personaggi che interpretano i soldati romani.

È uso che i fedeli visitino le chiese, viaggio che simboleggia la cerca (ricerca) del Figlio da parte della Madre Addolorata, girando tutte le chiese del centro abitato dove vi sono i sepolcri.

VENERDI’ SANTO: MISTERI DEGLI EVENTI DELLA PASSIONE

Quando vi è la sacra rappresentazione, in tarda mattinata si riprende con il processo a Gesù e la condanna, cui segue la via dolorosa sino al Calvario. La processione consiste nella salita al Monte Calvario e nella rappresentazione della crocifissione.

Verso mezzogiorno, si va processionalmente al Calvario, con la rappresentazione vivente della Via Crucis e pregando con la Via Crucis. Si parte dalla Chiesa Madre ed attraverso il corso Vittorio Emanuele si giunge all’incrocio dello stesso con la salita Regina Elena e la si imbocca per raggiungere sulla stessa il Calvario dove viene simulata la scena della crocifissione. Nei vari momenti rituali della giornata sono cantati i lamenti. Giunti al calvario si compie il rito della crocifissione, in cui la statua del Cristo è collocata sulla croce e l’Addolorata ai suoi piedi.


Durante il pomeriggio i fedeli si recano sul Monte Calvario per venerare il Cristo morto.

In serata si torna al Calvario con l’urna vuota. Giunti sul posto si compie il rito della “scinnenza (deposizione), segue la processione con il Cristo morto posto nell’urna accompagnato dall’Addolorata. La processione inizia dal Calvario e scendendo per la Salita Carmelo raggiunge la Chiesa di Maria SS. del Carmelo; quindi attraverso il corso Vittorio Emanuele si giunge alla Chiesa Madre.

SABATO SANTO: INSORGENZA DEL CRISTO RISORTO

Durante la Veglia Pasquale, al canto del Gloria in excelsis Deom da dietro l’altare barocco sale una tela raffigurante il Cristo Risorto.

DOMENICA DI PASQUA: INCONTRO TRA IL CRISTO RISORTO E LA MADRE

In questo giorno si svolge l’”incontru” tra la statua del Cristo Risorto che esce dalla Chiesa Madre e si avvia lungo il corso Vittorio Emanuele e la Madre che contemporaneamente esce dalla Chiesa di Maria SS. Del Carmelo e si ferma nello spazio antistante la stessa chiesa.

Dalla chiesa del Purgatorio, invece esce S. Michele arcangelo, il quale fa l’annuncio per tre volte tra i due simulacri, la terza volta avviene l’incontro tra il figlio e la Madre, le due processioni convergono nello spazio antistante la Torre dell’Orologio, incrocio della Salita Regina Elena ed il corso Vittorio Emanuele.

Dopo l’incontro i due simulacri del Cristo e della Madonna si avviano in processione passando prima per il Convento dei Frati Minori Osservanti poi per la Chiesa del Carmelo e infine, percorrendo il corso giungono alla Matrice.

Testo a cura di Paolo Sanzeri, autore del libro “Sant’Antonino di Cianciana: storia di una città di nuova fondazione”, 2007.