Cianciana 2000, Paturzo e Croce rispondono alle dichiarazioni del Canicattì


Scudetto ASD Cianciana 2000All’indomani delle dichiarazioni del presidente canicattinese Antonio Avarello, rilasciate a ridosso della pesante sconfitta inflitta ai biancorossi dalla compagine montana ecco la risposta della dirigenza del Cianciana 2000.

NELLO PATURZO – “Quanto dichiarato dai dirigenti del Canicattì calcio ci ha amareggiati non poco, visti gli ottimi rapporti che da sempre sono stati improntati ad amicizia e rispetto reciproco. Il Cianciana calcio ha sempre improntato il comportamento di ciascun componente all’osservanza di un serio codice etico: da ciò è derivato un atteggiamento di modestia in caso di vittoria e di dignità in caso contrario. La gara col Canicattì è stata in verità corretta, anche sugli spalti: l’unico dato negativo, e da noi abbondantemente stigmatizzato, riguarda la contestazione per la concessione di un rigore non visto da nessuno e di un nostro dirigente che, in presenza delle forze dell’ordine, ha protestato più vibratamente senza che l’arbitro però subisse alcun danno. Altre ricostruzioni sono fuorvianti”

GIUSEPPE CROCE – “Non cerco la polemica ma penso si stata calcata un po’ la mano nel raccontare i fatti: mi sono acceso, anche perché per 11 volte consecutive la Lega ci ha inviato arbitri alle prime armi, e ho contestato una decisione dell’ufficiale di gara, ma con l’arbitro siamo anche andati al bar al termine e, pur mantenendo la mia opinione, mi sono scusato per il trasporto. Tanti dirigenti di altrettante squadre mi hanno chiamato esprimendomi solidarietà perché sanno che sono una persona rispettosa e pacifica che non ha mai avuto di questi problemi.

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