Mancano i finanziamenti per organizzare la tradizionale Via Crucis e il presidente dell’Associazione Settimana Santa, Gerlando D’Angelo, e il sindaco di Cianciana, Santo Alfano, lanciano un appello alla popolazione e soprattutto agli emigrati affinchè possano dare un contributo per permettere l’organizzazione dei riti religiosi della Pasqua che si tramandano ormai da circa un secolo.
“Non servono consistenti somme di denaro – ci dicono D’Angelo e Alfano – perché l’associazione dispone già dei costumi per un centinaio di figuranti tutti locali che partecipano alla manifestazione religiosa che si articola nella recitazione e nella Via Crucis Vivente dalla Chiesa Madre alla sommità del Calvario. Basterebbero alcune migliaia di euro da utilizzare per le spese generali e l’organizzazione generale”.
L’appello è rivolto non solo ai ciancianesi residenti che già qualche offerta volontaria la danno per il Venerdì Santo durante la processione, ma soprattutto a diverse migliaia di emigrati che, sparsi per il mondo, dall’Europa alle Americhe, fino all’Australia, seguono ogni anno, quando non possono tornare in patria, i riti religiosi attraverso i mass media ed internet, con immagini e filmati.
Questo il codice Iban dell’associazione: IT81H0760116600001024597047, preceduto da BPPIITRRXXX per chi versa dall’estero.
“Nel mondo vi sono tra 8-10 mila ciancianesi che sono ancora attaccati alle tradizioni della propria terra – ci dice Gerlando D’Angelo – è sufficiente che ognuno di loro possa offrire anche un euro a testa per racimolare una somma di denaro che ci consentirebbe di continuare una tradizione che non deve morire. Già gli attori mettono mano nelle proprie tasche. I ciancianesi hanno un cuore”.
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Articolo di Enzo Minio per Ripost.it