Cianciana fa rivivere il suo passato: le miniere di zolfo diventano musei della memoria


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Nel secolo scorso Cianciana era molto conosciuta per la presenza nel suo territorio di tante miniere di zolfo, chiuse negli anni successivi al secondo conflitto mondiale perché l’estrazione era diventata troppo costosa.

Era il 1860 quando Vincenzo Di Giovanni chiese, alla compagnia inglese Morrison Seager e, di attivare una miniera di zolfo nel territorio di Cianciana. Ben presto altre miniere furono aperte: “Falconera”, “Pipitone stradella”, “Passerello”, “Savarini” e “Passo di Sciacca”. Dopo lo loro chiusura, però, le miniere caddero, giorno dopo giorno, in uno stato di totale abbandono e di degrado.

Nel marzo del 2009 un articolo sul sito www.cianciana.com lanciava l’allarme: «La storia ciancianese rischia di essere cancellata per sempre». Della vita mineraria, che ispirò la poetica di uomini come Alessio Di Giovanni, Salvatore Mamo, Giuseppe Pulizzi e tanti altri, si rischiava di non avere più traccia. Quei luoghi vanno salvaguardati per tenere vivo il ricordo di chi con tanta fatica e sacrificio si calava ogni giorno nelle viscere della terra.

Oggi nella cittadina le miniere in disuso tornano di grande attualità. L’amministrazione comunale ha capito che le miniere di zolfo possono rappresentare dei veri e propri musei per la fruizione pubblica e ha fatto redigere all’ufficio tecnico un ambizioso progetto di ripristino delle gallerie sotterranee lunghe diversi chilometri.

Al fine di valutare le condizioni delle miniere sono stati effettuati dei sopralluoghi. A organizzare il gruppo l’Ing. Michele Brescia, del distretto minerario di Caltanissetta, che ha guidato l’ispezione. Dopo oltre 600 metri dall’ingresso i Vigili del gruppo SAF hanno organizzato la postazione radio ed si è proseguiti per altri 600 metri con il contatto radio. Gli speleologi, l’Ing. Brescia e 2 Vigili del Gruppo SAF si sono ulteriormente spinti per altri 300 metri di gallerie.

Positivo il parere dell’Ing. Brescia che ha fatto sapere che l’area può essere oggetto di interventi di recupero, in quanto sia i forni che la galleria possono essere messi in sicurezza per una successiva fruizione da parte degli utenti.

Il Comune di Cianciana ha richiesto un finanziamento dall’importo di 1.200.000,00 euro per portare a compimento  questo ambizioso progetto: trasformare in museo della memoria, per scopi culturali e turistici, le miniere presenti sul territorio ciancianese.

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