Il ciancianese Andrea Carubia sarà ordinato sacerdote a Forlì


Il ciancianese Andrea Carubia sarà ordinato sacerdote a Forlì

Il diacono Andrea Carubia, originario di Cianciana, sarà ordinato sacerdote dal vescovo, mons. Lino Pizzi, il prossimo 27 settembre.

Nato il 30 aprile 1978, dopo aver conseguito il diploma da geometra nel 1999, Andrea ha scelto di trasferirsi a Forlì per frequentare la facoltà di scienze internazionali e diplomatiche.

“Abitavo ai Cappuccini – racconta Andrea – lì ho conosciuto don Lucio Vignoli e mi sono inserito nella comunità parrocchiale, in particolare come capo scout. Per me, cresciuto in una famiglia religiosa e nella mia parrocchia in Sicilia era naturale fare riferimento alla comunità cristiana. Ho avuto una ottima accoglienza e ho cercato di collaborare dove c’era bisogno”.

Così frequenta l’Università, fa il servizio civile alla Caritas dove poi inizia anche a lavorare: “Mi sono affezionato al Centro Buon Pastore soprattutto quando ho capito che quello poteva essere il luogo adatto per fare discernimento sulla mia vocazione. Fino a quel momento infatti pensavo per il mio futuro al matrimonio, ho avuto anche la fidanzata, ma poi ha iniziato a farsi strada un altro pensiero. Già da adolescente, per la verità, avevo avuto questa idea che poi avevo messo in un angolo. La nostra casa era frequentata da tanti preti amici e mi pareva normale pensare a questa strada per la mia vita: ma era più una suggestione adolescenziale, non ne ero convinto, ma il pensiero ogni tanto ritornava soprattutto quando pensavo seriamente a cosa fare della mia vita”.

Così il Centro di spiritualità Buon Pastore diventa la nuova casa di Andrea e lì rivela per la prima volta la sua intenzione di farsi prete: “Consigliato da don Pietro Fabbri ho scelto l’allora vescovo, mons. Vincenzo Zarri, come mio padre spirituale e ho iniziato un percorso di verifica profondo cominciando a fare delle scelte importanti e nel settembre 2006 sono entrato in seminario a Bologna”.

Inizia il percorso degli studi di teologia, nel 2001 si laurea in scienze internazionali e diplomatiche e ora è arrivato alla scelta definitiva: “Pian piano ho verificato che la vocazione al sacerdozio era autentica: ero innamorato della Chiesa, ma non era solo il desiderio di un impegno nella comunità cristiana, ma di vivere a fondo il rapporto con una persona, con Cristo: con lui non si perde nulla, il lasciare non è mai lasciare, è un prendere, è l’esperienza del centuplo”.

Fonte: diocesiforli.it

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