Una nuova e grande occasione per il giovane Cimino


CiminoRoberto
Roberto Cimino, classe 1992

Giovani talenti crescono…e fanno strada! Roberto Cimino, classe 1992, vera e propria rivelazione del Cianciana 2000 nella stagione 2008-09 è stato ingaggiato dal Palazzolo, squadra che milita in serie D. La firma è arrivata nella giornata di martedì 15 luglio 2009.

 Fu Francesco D’Anna, tecnico del Cianciana 2000 nella stagione 2007-08, a far esordire Cimino in prima squadra concedendogli qualche minuto in un Raffadali-Cianciana del campionato di Promozione, l’unica presenza in quel campionato. A lanciarlo definitivamente è stato mister Matteo Colucci, uno che con i giovani ci sa fare, che ha creduto e puntato sul giovane terzino, bravo a sfruttare al meglio le occasioni che gli si sono state offerte al punto da diventare titolare inamovibile della squadra bianco-verde. Una stagione straordinaria per un giovane che non aveva alle spalle alcuna esperienza, se non qualche partita disputata col settore giovanile. E proprio durante la stagione 2008-09 Cimino aveva effettuato alcuni provini: tra Novembre e Gennaio ha provato tre volte per l’Udinese; finito il campionato di Promozione con il Cianciana ha proseguito ad allenarsi con il Raffadali (squadra dello stesso girone del Cianciana ma ancora al lavoro per la preparazione dei play-off) in vista di un altro provino a fine Maggio per il Bari. Poi, invece, è arrivata la chiamata del Palazzolo, un’occasione impossibile da rifiutare, una vetrina, quella della Serie D, da sfruttare al massimo per crescere ancora e aspirare a categorie superiori.

Cimino inizierà la sua nuova avventura il 29 Luglio quando si radunerà assieme ai suoi compagni per iniziare la preparazione atletica. Da quel momento cambieranno molte cose per il giovane terzino che lascerà il suo paese per andare a vivere a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, dove frequenterà una nuova scuola e avrà a che fare con nuovi compagni e nuovi amici.
Quello che ci auguriamo è che il nostro Roberto possa arrivare il più lontano possibile ma che lo possa fare sempre con umiltà, rimanendo con i piedi per terra e non dimenticando i vecchi amici.

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