Non solo pensionati: la storia di Shelley e Phil, giovani arrivati dal Regno Unito per vivere e lavorare a Cianciana


Gli ultimi servizi televisivi andati in onda su Rete 4 (“Dalla vostra parte” e “Quinta colonna”) hanno dipinto Cianciana come il paese dei pensionati stranieri. In molti, infatti, hanno scelto di vivere a Cianciana una volta raggiunta l’età pensionabile, per godersi tranquillità, cultura, cibo, e tutto quello che questo piccolo paese riesce ad offrire.

Quello che però non è stato detto in questi servizi televisivi è che non sono solo pensionati a giungere a Cianciana e questo è bene sottolinearlo, perché in un paese dove sempre più giovani sono costretti a fare la valigia e andare lontano dalle proprie famiglie per poter lavorare, capita di trovare altri giovani che, invece, vengono da fuori per mettersi in gioco, vivere, lavorare e creare lavoro proprio a Cianciana. E’ la storia di Shelley, 39 anni, di Birmingham, e Phil, 32 anni, di Manchester.

Shelley ha comprato casa a Cianciana nel 2008, prima di incontrare Phil. “E’ stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Volevo davvero un posto dove fuggire, quando lo stress della mia carriera diventava eccessivo. Ho sempre lavorato per molte ore, con obiettivi elevati e gestito molte persone”.

Una ricerca dettata dal budget. Shelley, infatti, era riuscita a mettere da parte un po’ di soldi e voleva investirli. E’ stata in Ungheria, in Sicilia e in Bulgaria. “Mi è piaciuta molto l’Ungheria e ho trovato una casa sul Balaton, ma quando sono arrivata a Cianciana, la mia mente è cambiata. Ho subito amato il tempo, il cibo, la cultura”.

A Cianciana incontra un ragazzo inglese che la aiuta a ristrutturare la sua casa. “Ci sono voluti anni perché potevo permettermi di farlo solo a step. Ancora adesso non è del tutto completa”. Nel frattempo Shelley continua a vivere e lavorare nel Regno Unito dove conosce Phil. I due vivono assieme cambiando spesso casa in attesa di trovare un posto dove stabilirsi definitivamente. “Abbiamo anche vissuto a Madrid per un po’ ma, per quanto sia bello, non ci siamo mai sentiti a casa. Quindi, estate 2017, ci siamo chiesti perché stavamo lavorando così duramente per niente quando avevamo già un posto in Sicilia”.

Da qui l’idea che la casa che Shelley aveva comprato nel 2008 per rilassarsi durante la vacanze potesse diventare il luogo dove vivere stabilmente. “Nessuno di noi voleva tornare nel Regno Unito, quindi abbiamo deciso di correre il rischio e trasferirci a Cianciana. Era un rischio per noi perché non sarei stata in grado di intraprendere normali progetti di gestione e Phil non sarebbe stato in grado di insegnare matematica, quindi non avevamo idea di cosa fare per lavoro. Ed eravamo preoccupati che sarebbe stato troppo tranquillo per noi che adoriamo il cinema, abituati a gestire gruppi rock e un grandi fan della musica country, quindi sempre a concerti e concerti”.

In effetti, pensare di trasferirsi in un paese dove i giovani vanno via per mancanza di lavoro non può sembrare che una follia. Non per loro. “Adesso Phil e io gestiamo quattro attività da Cianciana. Phil insegna matematica a persone di tutto il mondo su Skype. Lo fa attraverso un sito web registrato e puoi insegnare da qualsiasi parte del mondo. Puoi fare così tanto con internet. L’unica frustrazione per noi è che la connessione non è sempre affidabile qui e non possiamo aspettare la fibra ottica”.

Grazie ad internet, infatti, Shelley e Phil riescono a continuare a svolgere il proprio lavoro, solamente hanno cambiato il modo di farlo. “Ho portato la mia attività di consulenza alle aziende dal Regno Unito ma ora lo faccio solo per telefono ed e-mail”. Ma non è tutto. L’enorme mole di lavoro ha portato i due ad impiegare altre persone e creare un vero e proprio team di lavoro. “Il lavoro è aumentato e abbiamo impiegato due persone, tra cui una ragazza locale. Entrambi hanno trascorso settimane con me a casa per essere preparati fino a quando non si sentivano a loro agio per andare a lavorare a casa loro. Vengono da me se hanno bisogno di aiuto con qualcosa o se abbiamo qualcosa di nuovo su cui lavorare. Io aiuto con il linguaggio commerciale inglese e la formazione sul controllo del credito, e mi aiutano lavorando duramente. Non facciamo molti soldi ma abbastanza per pagare la squadra e tenerli al lavoro. In questo modo ho più tempo per gestire le altre attività”.

Tra le altre attività di cui parla Shelley c’è la gestione di un complesso di appartamenti in Bulgaria. “Ho iniziato questo nel 2012 quando ho sentito una storia orribile su come le persone avevano comprato appartamenti e non erano mai stati in grado di usarli. Ho deciso di salvare il complesso e ora Phil e io abbiamo un piccolo stipendio mensile per gestirlo. Non potremmo mai vivere con quello nel Regno Unito ma in Sicilia, senza un mutuo, è sufficiente. Abbiamo un team sul posto che gestiamo via e-mail, telefono e whatsapp, quindi ora volo solo una volta al mese per controllare tutto e firmare i documenti, e i proprietari pagano per quello”.

Basta così? Non proprio, perché Shelley e Phil hanno anche creato “Living the Dream – Sicily”, per la gestione di proprietà a Cianciana per clienti stranieri. “Ci sono molti stranieri che si rivolgono a noi per la gestione delle loro proprietà a Cianciana. Lavoriamo con artigiani locali tra cui falegnami, addetti alle pulizie, giardinieri, elettricisti”.

Gestire quattro attività non è certo semplice ma con un po’ di organizzazione tutto diventa sostenibile. “Passiamo le mattine a gestire le proprietà a Cianciana, incontrando i commercianti, pulendo la piscina in uno degli affitti che gestiamo, facendo shopping. Ho una piccola tradizione, vado una volta al giorno per un cappuccino e un dolcino. Due volte se ho una brutta giornata! A volte Phil viene con me, a volte insegna. Il pomeriggio lo passiamo sui nostri computer portatili. Mentre io svolgo l’attività di consulenza, Phil sta insegnando o sistemando le cose in Bulgaria. Di solito ci fermiamo verso le 19:00 e ceniamo. Ci vuole più tempo di quanto siamo abituati perché gli ingredienti sono diversi e ci stiamo abituando a cucinare cose nuove. Per fortuna i negozi sono aperti in qualsiasi momento per le cose dell’ultimo minuto che dimentichiamo sempre! Vogliamo che qualcuno del posto ci insegni a cucinare un cibo siciliano semplice e gustoso. Pagheremmo per quello”.

E poi arriva il momento del weekend, che dovrebbe servire per staccare dal lavoro, riposarsi e ricaricare le batterie. E invece… “Trascorriamo i fine settimana cercando di rinnovare la casa”. Poi però arriva il momento per un meritato attimo di relax. “Di solito usciamo la sera per qualche drink, solo noi o con altri stranieri, ma vorremmo conoscere più gente del posto della nostra età. Speriamo sia possibile con l’apprendimento della lingua. Tutti sono stati così gentili con noi e i nostri vicini sono adorabili. Vogliamo solo poterci parlare di più. La vita notturna inizia qui nel momento in cui finisce nel Regno Unito, quindi dobbiamo abituarci a non addormentarci. Una volta che la casa è in condizioni migliori, abbiamo in programma di viaggiare in altre città, di fermarci e di scoprire di più in Sicilia”.

One Reply to “Non solo pensionati: la storia di Shelley e Phil, giovani arrivati dal Regno Unito per vivere e lavorare a Cianciana”

  1. Buongiorno Shelley e Phil, complimenti,
    Una bellissima iniziativa la vostra.
    Mio nonno era di Cianciana.

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