L’Ati di Agrigento con comunicazione prot n.972 del 6 Aprile 2020 ha riconosciuto i requisiti della gestione autonoma del servizio idrico per i comuni di: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Menfi, Santa Margherita Belice e Santo Stefano Quisquina.
Il risultato è stato ottenuto dopo un lungo e difficoltoso iter preparatorio ai sensi dell’art. 147 comma 2 bis lett. b) del d.lgs 152/2006 che disponeva la possibilità per i comuni già gestori di fatto del servizio, ricadenti in aerea naturali protette, con sorgenti idriche di qualità, e in grado di realizzare una gestione efficace, efficiente ed economica, di provvedere alla gestione autonoma e diretta.
Dopo un decennio e passa di lotte, rivendicazioni e dispute giudiziarie, oggi, è stato scritto un passaggio storico. I Comuni “ribelli” – così etichettati perché si sono sempre rifiutati di consegnare le reti idriche a Girgenti Acque – ce l’hanno fatta: sono riusciti a spuntarla.
Il tutto ebbe inizio con la deliberazione, n° 1 del 18 gennaio 2007, del Commissario ad Acta, nominato dall’ARRA, che sostituendosi all’assemblea dei Sindaci ha approvato l’esito della gara per l’affidamento in concessione del servizio idrico integrato ed ha proceduto all’aggiudicazione all’unica ditta partecipante, l’ati Girgenti acque spa.
In questi 13 anni i sindaci: Salvatore Sanzeri, Santo Alfano, Francesco Martorana, gli assessori, i presidenti del Consiglio Comunale, i Consiglieri Comunali, i cittadini tutti, si sono impegnati a utilizzare, alle volte protestando platealmente davanti al Municipio, tutte le norme di legge. La protesta portata avanti per 15 anni ha avuto, ad oggi, per 8 Comuni il risultato atteso: acqua pubblica!!!!